La storia di San Benedetto Po è legata a quella del monastero benedettino, fondato da Tedaldo di Canossa, nonno della famosa contessa Matilde, nel 1007 su di un’isola posta tra il fiume Po e il Lirone, un ramo del grande fiume oggi scomparso.
Il centro storico è caratterizzato dall’imponente presenza degli edifici del complesso monastico, interamente visitabile in tutti i suoi spazi caratteristici.
Negli splendidi ambienti che erano i dormitori, la biblioteca e lo scriptorium, oggi si trova il Museo Civico Polironiano, uno dei musei etnografici più importanti d’Italia.
Con oltre 13.000 oggetti costituisce un importante documento storico e propone un recupero delle testimonianze, materiali e immateriali, specifiche dell’area di riferimento del Museo: la pianura fluviale solcata dal Po, adagiata tra le Prealpi e l’Appennino Tosco-Emiliano.
La prima parte del museo è dedicata alla cultura materiale e alla società rurale; la seconda è riservata alla magia, alla religione popolare, alle leggende locali e alle espressioni artistiche del mondo padano. Di notevole interesse anche la collezione storico-archeologica del Museo, attualmente esposta nei seminterrati dell’ex refettorio monastico, che comprende materiali fittili, lapidei e ceramiche conventuali recuperati durante le campagne di scavo. Un’altra importante sezione è quella degli antichi carri agricoli reggiano–modenesi che si trova nei seminterrati dell’ex infermeria monastica.
Il Museo è un contenitore prezioso di testimonianze del passato e un archivio di documenti su cui è possibile strutturare un lavoro di ricerca: gli oggetti museali costituiscono infatti fonti utilissime per costruire una conoscenza diversa ed irripetibile per i giovani visitatori.
Ogni attività didattica che proponiamo è studiata appositamente e diversificata a seconda del pubblico cui è rivolta e coniuga la visita alle collezioni e l’attività di laboratorio.
Operatori qualificati accompagnano le classi stimolando l’interazione tra i giovani visitatori, gli oggetti e i contenuti della visita. La sezione didattica del Museo è in grado di accogliere contemporaneamente due gruppi classe (50 persone circa) poiché dispone di due aule didattiche attrezzate.
L’alimentazione contadina ha sempre seguito l’avvicendarsi naturale delle stagioni per un consumo del cibo molto diverso da oggi. Scopriamolo insieme sperimentando alcuni processi di trasformazione e conservazione degli alimenti di ieri e di oggi.
L’incontro ricostruisce le giornate dei bambini delle corti contadine, mettendo a confronto il tempo dell’infanzia di ieri e di oggi. Giochi e giocattoli semplici, da fare all’aria aperta con quello che c’è e tanta immaginazione.
Oggetti, attrezzi, fotografie, canti e documenti originali ci accompagnano alla scoperta della storia della civiltà contadina in Pianura Padana con un occhio attento alle tradizioni e usanze di questo territorio.
Il Museo è un affascinante contenitore di storie e di memorie di ieri e di oggi che possono essere raccontate attraverso gli oggetti, le immagini e le parole. Questo percorso "multidimensionale" utilizza la letteratura per l’infanzia per condurre i bambini in un viaggio tra sogno e realtà ricco di scoperte e di emozioni.
Il museo civico Polironiano conserva un incredibile archivio di fiabe popolari che – fino a qualche decennio fa – si trasmettevano oralmente tra folatori e folatrici (racconta favole della civiltà contadina che animavano i filos nelle grandi corti rurali). Accompagnati dai personaggi delle fiabe (lupo, babau, etc.) scopriremo questo tesoro di racconti che alla fine i bambini animeranno con strumenti e suoni per una fiaba sonora unica e irripetibile.
Un percorso per diventare burattinai a 360°! Si parte scoprendo la straordinaria collezione del Museo, con oltre un migliaio di pezzi che arrivano da tutto il mondo. In laboratorio si costruirà un burattino in pochi e semplici passaggi e infine, chi vorrà potrà cimentarsi in un mini-spettacolo nel teatrino del museo.
Il percorso illustra i luoghi e i momenti di vita dei monaci benedettini all’interno del monastero di Polirone, secondo la Regola di San Benedetto da Norcia: "Ora, lege et labora". Il laboratorio propone esercizi di miniatura per la realizzazione di una iniziale decorata.
Quale lavoro di scrittura sta dietro a un documento medievale? Come si tratteggiavano le lettere e si miniavano le inziali degli antichi manoscritti? Viaggio alla scoperta del Medioevo, sulle tracce delle vicende che caratterizzarono i primi secoli di vita del monastero di San Benedetto Polirone, tanto caro alla Grancontessa Matilde di Canossa. Laboratorio dedicato alla calligrafia.
Il Monastero di Polirone e la sua storia millenaria raccontata attraverso gli spazi che lo caratterizzano: dalla preghiera al lavoro, dall’accoglienza dei pellegrini alla cura degli infermi cui si collega la coltivazione e l’uso di piante officinali ed aromatiche che trasformano il rinnovato Chiostro dei Secolari in uno spettacolare giardino verde che scopriremo insieme!
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