I valdesi sono cristiani che appartengono alla famiglia delle chiese protestanti o evangeliche. Prendono il nome da un ricco mercante di Lione, Valdo, che intorno al 1174 si spogliò dei propri beni e si mise a predicare l’Evangelo.
Dalla sua predicazione nacque un movimento che, seppur scomunicato dalla chiesa di Roma, si diffuse in tutta Europa.
Unico movimento medievale a sopravvivere fino al XVI secolo, i valdesi aderirono alla Riforma Protestante organizzandosi nel tempo come chiesa riformata.
Nei secoli successivi riuscirono a sopravvivere a una serie di persecuzioni, resistendo solo in alcune valli del Piemonte occidentale. Essenziale fu il sostegno dei paesi protestanti europei, ricevuto in forme diverse fino all’ottenimento dei diritti civili e politici nel 1848.
In seguito agli anni dell’evangelizzazione e dell’emigrazione, la Chiesa Evangelica Valdese, oggi Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, è presente su tutto il territorio italiano e in Sud America.
Le sale del Museo conducono il visitatore attraverso questi otto secoli di storia, dalla conversione di Valdo del 1174 all’Intesa tra Stato italiano e Chiesa Evangelica Valdese del 1984.
La sezione etnografica del Museo racconta la vita di una famiglia contadina dell’Ottocento.
Pur essendo principalmente un museo a carattere etnografico di ambiente alpino, si differenzia per alcune specificità legate alla particolare storia che caratterizza il suo territorio. È quindi possibile esplorarne il patrimonio seguendo quattro percorsi di lettura, fra loro strettamente intrecciati:
civiltà contadina, ciclo di vita, cultura e istruzione e plurilinguismo
Il progetto “Apriti Museo!” nasce nel 2014 con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità del Museo Valdese a partire dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
L’obiettivo era di coinvolgere in primo luogo operatori e operatrici del Museo, per un ripensamento globale della propria accoglienza e comunicazione.
Le modalità e i materiali elaborati sono rivolti a pubblici di varie età, competenze, bisogni.
In un’ottica multidisciplinare la formazione e le attività sono pensate da educatrici museali, educatrici professionali specialiste in CAA, pedagogiste, membri di ISAAC Italy, persone con disabilità e loro familiari.
Nel 2023 il Museo ha ottenuto il riconoscimento di Luogo Altamente Comunicativo.
Il Sistema Museale Eco-storico delle Valli valdesi comprende attualmente 11 musei e 6 luoghi di memoria: un ricco patrimonio culturale frutto di una lunga storia che ha lasciato sul territorio collezioni, musei, monumenti, luoghi ed edifici. Recentemente è stata attivata una cartolina che permette di avere un “pezzo” di un puzzle che va a disegnare il sistema museale. Ogni Museo valdese rilascia un tassello e così si completa un’immagine che racconta la storia del territorio.
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