Domenica 11 Febbraio 2024 si celebra la settima Giornata Internazionale per le donne e le ragazze in STEM. L’evento è stato istituito nel 2015 dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di contrastare il gap tra generi negli ambiti di lavoro e ricerca nelle materie scientifiche, cioè in Science, Technology, Engineering, Mathematics.
I dati del report Istat sui livelli di istruzione e ritorni occupazionali in Italia confermano che soltanto il 16% delle donne che studiano materie STEM si laurea (una su sei) e che il tasso di occupazione femminile in questi settori è inferiore a quello maschile di ben 10 punti. Di fatto, la quota in STEM delle laureate è paragonabile alla metà dei laureati.
Sulla base di questi dati risulta, dunque, tanto fondamentale quanto urgente una riflessione sull’esposizione, particolarmente alle giovani studentesse, delle materie scientifiche in termini di carriere professionali possibili e realizzabili a partire dalla scuola primaria e secondaria.
Il coinvolgimento degli studenti, ma soprattutto delle studentesse, in attività trasversali che stimolino la curiosità anche negli ambiti di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica costituisce un importante aspetto formativo in funzione al loro percorso di orientamento.
Un modo per stimolare una maggior partecipazione delle classi alle sfere STEM è raccontare e illustrare le storie di ricercatrici e scienziate che sono riuscite ad allargare le possibilità di impiego in queste materie ad altre giovani donne e studentesse.
Tra le scienziate italiane più ammirate, nonché fonte di grande ispirazione per tutto il mondo, è stata l’iconica Margherita Hack. Una figura tanto incisiva non può che essere ricordata nella Giornata Internazionale delle Donne in STEM. Il suo immenso contributo al discorso scientifico, infatti, viene celebrato da diversi centri culturali e di ricerca in numerose città.
In Italia, in particolare, sono tre quelle che omaggiano Margherita Hack e che offrono a studentesse e studenti la possibilità di immergersi nel mondo STEM attraverso gite scolastiche di un giorno a Firenze, Trieste o Milano. Scopri cosa fare e cosa vedere insieme alla tua classe nelle città di Margherita Hack.
Nell’universo STEM italiano la M sta per Margherita, la Signora delle Stelle. Nata a Firenze, ha coltivato e condiviso con passione i suoi studi sull’astrofisica e le materie STEM in tutto il mondo e in Italia, soprattutto a Trieste e Milano. Attualmente, queste tre città italiane, che hanno visto Margherita Hack studiare, lavorare e insegnare, offrono attività culturali e visite museali per guidare le classi nell’esplorazione delle materie scientifiche.
La città natale di Margherita Hack è la culla di importantissimi capolavori artistici del patrimonio culturale italiano, ma non solo: Firenze è ricca di luoghi progettati per la divulgazione scientifica dedicata ai giovani studenti, rendendola una tappa fondamentale per un tour italiano nell’universo STEM.
Ecco qualche sito di interesse da non perdersi nella gita scolastica di un giorno a Firenze:
Detta anche Città della Conoscenza in qualità di spazio di dialogo tra comuni, enti e università con realtà scientifiche, Trieste è il luogo in cui Margherita Hack si è dedicata alle ricerche e all’insegnamento del corso universitario in Astronomia.
Questa città si propone come promotrice di divulgazione scientifica tramite proposte didattiche mirate, soprattutto nei due seguenti centri scientifici:
L’itinerario delle città di Margherita Hack per la Giornata Internazionale delle Donne in STEM non può ignorare il capoluogo lombardo, città multiforme dove la scienza è sinonimo di meraviglia e scoperte. Qui Margherita ha continuato a studiare e lavorare dopo la sua laurea, sviluppando le sue teorie in luoghi di ricerca come l’Osservatorio di Brera.
Vediamo allora cosa visitare a Milano in un giorno per stimolare l’interesse alle STEM:
Vuoi preparare la tua classe alla gita scolastica nei luoghi di Margherita Hack?
Fondazione Deloitte mette a disposizione delle scuole secondarie di secondo grado il PCTO online Hacking Science che racconta in dettaglio la vita e la carriera della scienziata, evidenziando il profondo e ingegnoso legame che ha creato tra cultura, scienza e arte.
© 2024 Didatour / Bandusia S.r.l. – Viale Monza, 259 – 20126 Milano (MI)
P.IVA 07453420965 – Registro Imprese di Milano 07453420965 – Cap.Soc. Euro 10.000 int. vers.
Iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale Di Milano. Decreto n. 1520/2020 del 07/09/2020 – REA: MI – 1959712