L’abbiamo aspettata tutto l’anno e finalmente è arrivata la primavera e con essa il periodo migliore per esplorare posti nuovi, realizzare la gita di fine anno e stare all’aperto!
Gli insegnanti accolgono le preoccupazioni dei genitori che in questo periodo segnalano le possibili crisi allergiche dei bambini. Soprattutto se abitano in città, sono improvvisamente esposti a incontri con insetti, pollini, peli di animali. Anche le allergie alimentari non vanno sottovalutate perché possono costituire un serio problema se non segnalate adeguatamente.
È possibile inoltre che episodi anche gravi possano manifestarsi per la prima volta a contatto con allergeni e che si renda necessaria la somministrazione preventiva o tempestiva di farmaci appropriati, a volte salvavita.
Bisogna premettere che la gestione delle emergenze sanitarie in ambiente scolastico prevede un intervento di primo soccorso e l’immediato riferimento al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso con avviso alla famiglia.
“La normativa di riferimento più specifica è riassunta nella Raccomandazione del MIUR del 25/11/2005 d’intesa con il Ministero della Salute contenente le “Linee guida per la definizione degli Interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico.
La norma prevede che la somministrazione di farmaci debba essere effettuata direttamente dai genitori che vengono all’uopo autorizzati ad avere accesso alla scuola o, eccezionalmente, alla gita. Nella situazione in cui si renda necessaria ed indispensabile la somministrazione di farmaci in via d’urgenza al manifestarsi di patologie note, come può succedere in gita, il personale scolastico (insegnanti e/o personale collaboratore) possono essere preventivamente autorizzati alla somministrazione dal Dirigente di Istituto previa richiesta preventiva da parte dei genitori.
La richiesta deve essere certificata dal medico curante che indicherà la posologia e la modalità di somministrazione illustrate in uno specifico Piano Terapeutico. La ASL di riferimento, interpellata formalmente, fornirà indicazioni precise circa le modalità di conservazione del farmaco presso apposito spazio individuato nel plesso scolastico di appartenenza. Temperatura di conservazione e scadenza andranno controllati periodicamente. Il personale potrà quindi provvedere alla somministrazione del farmaco all’alunno secondo le modalità e con il rispetto delle indicazioni del medico curante. Vi è obbligo di allerta, in caso di bisogno, del servizio 118 e dei genitori o dei diversi soggetti da loro indicati.
Tali procedure, coordinate dal Dirigente scolastico, vengono riassunte in un protocollo di somministrazione del farmaco che vede sancito l’intervento e la responsabilità di ogni componente. Le disposizioni e le procedure in esso contenute rivestono carattere di riservatezza a tutela dei dati sensibili. “
Non saranno quindi questi problemi a fermarci! Avventure nuove ci attendono e non c’è niente di più bello che affrontarle in compagnia dei nostri amici!
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