Spesso ci si chiede come intraprendere un percorso educativo capace di stimolare negli alunni uno sguardo ampio, aperto al mondo.
In un’ottica di una scuola sempre più inclusiva, capace di accogliere, l’esigenza di sviluppare proposte adeguate ai nuovi bisogni, si fa sentire.
Ecco perché in questo articolo vogliamo andare a proporvi delle attività laboratoriali, e non solo, capaci di coinvolgere gli studenti e di far sviluppare loro competenze relazionali e interpersonali.
Prima di procedere, è necessario precisare che questo Altro non è che la presenza di un’alterità, di una diversità che si concretizza nel confronto.
Parlare di ciò significa dare rilevanza ad uno spazio importante dentro la classe: i bambini necessitano di questi incontri per essere stimolati a costruire la loro identità, anche sulla base delle differenze che li contraddistinguono.
Per andare a stimolare questo incontro, è necessario offrire loro dei setting educativi tali per cui si possano andare a sperimentare sguardi diversi.
Ci sono proposte di vario genere cui possiamo afferirci per andare a costruire attività stimolanti e divertenti per i nostri ragazzi: possiamo spaziare dal campo scientifico a quello artistico, a quello culinario e via dicendo. Basta trovare gli ingredienti giusti, la combinazione attraverso cui la classe può mettersi alla prova.
In questa rubrica, alteriamoci, lo scopo è quello di offrire diversi spunti da riproporre in aula. Sono proposte adattabili e replicabili, presentate per l’appunto come delle ricette di piatti unici da scoprire.
La proposta di oggi è legata al campo scientifico. Un setting interessante è quello offerto dalle attività laboratoriali che vedono al centro il tema della biodiversità.
Attraverso attività interattive, osservazioni scientifiche e discussioni stimolanti, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare le differenze tra gli individui e di sviluppare competenze trasversali che favoriscono un’apertura mentale e l’inclusione.
In particolare, questo processo può essere attivato proprio a partire dall’esplorazione della natura. Essa non deve essere vista come oggetto, ma soggetto. Un rovesciamento di prospettiva che abitua la mente a riformulare le domande in ottica di apprendere nuovi approcci e nuovi sguardi con cui guardare al mondo.
In base al livello della classe, si imposterà una lezione all’aperto volta ad esplorare il mondo vegetale e animale che costella il cortile/giardino che sceglierete. Sperando di trovare bel tempo, cercate di costruire un percorso con i ragazzi: potete suddividerli in piccoli gruppi di esploratori e offrire loro una lista di elementi che dovranno ricercare e inserire in una scheda/tabella:
nome | tipologia | descrizione | luogo di ritrovamento | che domanda ci poniamo?* |
lombrico | insetto | rosa, lungo, viscido | sotto un sasso | in che modo il lombrico riesce a garantire l’equilibrio dell’ecosistema? |
* da rielaborare insieme con gli studenti
Sarà utile abbinare delle foto, cosicché possano fare una ricerca facilitata che non li metta in difficoltà nel riconoscimento. Nella scheda di compilazione sarà utile raccogliere tutti i dati per poi formulare insieme delle domande.
I dati generali da un lato permettono di arricchire il bagaglio di competenze scientifiche, basate su una conoscenza della biodiversità e facendo anche riferimento ad unità didattiche specifiche già affrontate (eventualmente); dall’altro permette di capire e formulare descrizioni accurate, allenando la capacità di osservazione. Infine, la discussione in classe, come ultimo step, permette di lavorare sulle domande da porsi in ottica di ribaltare lo sguardo: non sono io che guardo all’essere vivente, ma il focus è spostato sull’essere vivente stesso – per ricostruire la cornice in cui vive, in modo da poter comprendere meglio la sua funzione nel contesto.
Affrontare il tema dell’alterità e quindi della capacità di ampliare lo sguardo e imparare ad accogliere, non è semplice. Ci sono tante proposte che possono però accompagnare questo lavoro con la classe e che questa rubrica vuole andare ad esplorare.
Prima fra tutte è un’attività didattica all’aperto che può essere organizzata come un’attività laboratoriale legata allo sviluppo delle competenze STEM.
Ciononostante, si delineano una serie di possibilità che offrono un taglio trasversale, volto a lavorare sulle capacità di ampliare il proprio sguardo, o meglio si tratta di un apprendimento che verte sulla capacità di rovesciamento di sguardo.
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