Il numero di alunni stranieri nelle scuole italiane è aumentato in modo significativo dal 1998 fino al 2015-2016, quando l’aumento ha iniziato a stabilizzarsi. Le Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri del 2006 (poi aggiornata 2014) sottolineavano una crescita annuale di quasi 60.000 alunni. Anche se i dati più recenti indicano una stabilizzazione del numero di alunni stranieri in Italia, la distribuzione rimane disomogenea, in quanto si verificano casi limite in cui le scuole si ritrovano un’alta percentuale di alunni stranieri (attorno al 60-70% circa).
Partendo dal presupposto che oggi le classi sono sempre più articolate e sfaccettate, vi sono casi in cui è necessario attivare moduli speciali per tutti quegli alunni che non hanno ancora appreso la L2. Nel caso specifico, in questo articolo proponiamo come attività un laboratorio che possa essere inclusivo e aperto a tutti gli alunni dello stesso livello, a prescindere dalla classe. In ottica scolastica, sarebbe un’attività di sostegno realizzata con lo scopo di favorire l’accoglienza e l’inclusione di bambini stranieri.
I laboratori di L2 rappresentano un’opportunità unica per gli studenti di immergersi attivamente nella nuova lingua. Infatti questi contesti consentono di superare le tradizionali barriere dell’apprendimento linguistico, offrendo esperienze pratiche e coinvolgenti. Durante il laboratorio, gli studenti sono incoraggiati a comunicare, interagire e risolvere problemi attraverso la lingua, creando un ambiente autentico e stimolante.
Prima di avviare il laboratorio di L2, è essenziale creare un ambiente accogliente e inclusivo. Se vi è la possibilità di avere un’aula dedicata, questa potrebbe diventare lo spazio in cui l’apprendimento prende vita: utilizzare risorse visive, come poster e immagini, può aiutare gli studenti a familiarizzare con la lingua, avendo a portata di mano dei riferimenti. Arricchire lo spazio con libri illustrati, consente anche a chi non parla ancora di avvicinarsi alla lettura in maniera graduale.
All’avvio del laboratorio, è fondamentale introdurre gli studenti al programma e ai loro compagni. Attività di presentazione e icebreaker favoriscono la creazione di connessioni personali, incoraggiando la comunicazione sin dalle prime fasi. Un esempio di attività è quello di partire da aspetti che potrebbero accomunarli, come il colore preferito, hobby o sport. È necessario partire da elementi a loro familiari, in modo tale che riescano ad utilizzare con facilità la L2, incentivando la comunicazione. Questa interazione non solo promuove l’apprendimento linguistico, ma crea anche un ambiente di fiducia e cooperazione.
Le attività di apprendimento coinvolgenti costituiscono il cuore del laboratorio di L2. È possibile integrare:
Tutte attività che in classe non potrebbero essere realizzate, in quanto mancano i presupposti: in un laboratorio in cui vi sono meno studenti, si può lavorare meglio in quanto vi è più spazio per l’interazione. Questo approccio pratico, inoltre, sviluppa la fiducia nell’uso della lingua e migliora la fluidità comunicativa.
Creato l’ambiente adeguato alle esigenze degli studenti, nei moduli didattici che si andranno a costruire durante l’anno, possono iniziare ad emergere alcune specifiche legate alla propria appartenenza culturale. Se nel primo step da un lato riguarda l’apprendimento e il consolidamento della L2, dall’altro bisogna confrontarsi anche con aspetti legati alla nuova cultura. Per apprenderla e renderla familiare, è necessario sviluppare delle attività che vadano a confrontare la cultura di origine con quella d’arrivo: questo in ottica di prendere visione degli aspetti che potrebbero avere in comuni oppure diversi. Si può sceglie di partire con aspetti della lingua: verificare se ci sono delle somiglianze linguistiche, per poi approfondire altri aspetti come la cucina, tradizioni ecc.
Le tecnologie moderne possono svolgere un ruolo fondamentale ed essere delle buone alleate nel percorso di apprendimento della L2. Favorire l’uso di app e risorse digitali può facilitare e divertire in questo processo. Le immagini, i suoni e così come i video richiamano l’attenzione, oltre ad essere elementi che garantiscono una maggiore interattività dello studente coinvolto. Inoltre, questi strumenti possono essere utilizzati anche fuori dal laboratorio, pensati nella loro quotidianità in modo tale che il processo di apprendimento non si interrompa, ma continui anche tra le mura domestiche. In questo modo si va a sviluppare anche una certa autonomia.
Ogni laboratorio di L2 dovrebbe culminare in un progetto finale che metta in pratica le competenze linguistiche acquisite. Gli studenti possono lavorare in gruppi per creare presentazioni, video o rappresentazioni teatrali nella lingua L2. Questa fase permette agli studenti di mettere alla prova la loro padronanza linguistica e di esprimere creativamente ciò che hanno imparato.
L’insegnamento della Lingua Seconda richiede un approccio dinamico e flessibile che si adatti alle diverse esigenze degli studenti. I laboratori di L2 rappresentano una risorsa preziosa per promuovere l’apprendimento attivo e coinvolgente, oltre che per accogliere gli studenti neoarrivati. Questi spazi offrono l’opportunità di sviluppare competenze linguistiche attraverso l’interazione autentica e l’uso pratico della lingua. Inoltre, creano un ambiente inclusivo che favorisce l’integrazione e la condivisione di esperienze tra gli studenti che si trovano nella stessa condizione. Attraverso la progettazione attenta e l’implementazione di strategie innovative, il laboratorio di L2 si può trasformare in un luogo di crescita linguistica e culturale per tutti gli studenti.
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