Emozioni che paura! Per un’educazione alle emozioni

Le emozioni sono una parte fondamentale dell’esperienza umana e svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo e nel benessere dei bambini. Educare alle emozioni è un processo importante che permette ai bambini di imparare a riconoscere, comprendere ed esprimere i propri sentimenti in modo sano ed efficace.

L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, nonché di comprendere e rispondere alle emozioni degli altri in modo empatico. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva è cruciale per il successo nella vita personale e professionale, poiché influisce sulla nostra capacità di comunicare, relazionarci con gli altri, prendere decisioni e gestire lo stress.

L’EI è un aspetto incisivo nella vita perché chiunque, nei momenti più difficili della vita, dà retta principalmente al cuore e quindi, generalmente, le emozioni prevalgono sul cervello e sul pensiero razionale.    (Goleman, 2018) 

Educare alle emozioni fin dalla prima infanzia può fornire una base solida per lo sviluppo di competenze sociali ed emotive che saranno preziose per tutta la vita. Infatti influirebbe sui livelli di autostima così come la capacità di relazionarsi e di gestire i conflitti con se stessi e con gli altri. Si dimostra necessario lavorarci con lo scopo di renderle familiari, anziché estraniarle con l’effetto poi di non riuscire a comprendersi.

Affrontare il tema delle emozioni in classe può quindi essere un’opportunità preziosa per favorire la consapevolezza emotiva dei bambini. Si possono creare laboratori pratici che coinvolgono i bambini in attività di ascolto di sé stessi e degli altri. Di seguito alcune proposte di laboratorio che possono essere replicate in aula: 

• Diario delle emozioni: chiedere ai bambini di tenere un diario in cui annotano le emozioni che provano durante la giornata e le situazioni che le hanno scatenate. Questo esercizio permette loro di riflettere sulle proprie emozioni e di sviluppare la consapevolezza di ciò che li fa sentire bene o male. Eventualmente, la condivisione con la classe può essere un’altra opportunità in cui confrontarsi con gli altri rispetto a ciò che si prova, consentendo di ampliare i punti di vista; 
• Gioco delle espressioni facciali: organizzare un gioco in cui i bambini devono indovinare le emozioni degli altri solo guardando le espressioni facciali. Questo gioco aiuta i bambini a sviluppare la capacità di leggere le emozioni attraverso il linguaggio non verbale. Un altro aspetto dell’attività può tradursi in quella della rappresentazione su disegno dell’emozione che li rappresenta maggiormente. Questo permette di comprendere in quale sentimento i bambini si riconoscono maggiormente. Un altro consiglio è quello di suggerire loro l’uso di alcuni colori specifici, quelli attraverso cui si riesce ad identificare e ad associare un’emozione in particolare (es. rosso = rabbia);
• Musica e disegno: scegliere alcuni brani solo strumentali, aiuta a sviluppare e a distendere meglio i propri sentimenti, associandoli alle note e alle vibes che la musica offre. La particolarità risiede nel fatto che ognuno potrebbe provare sentimenti ed emozioni a fronte di uno stesso brano; 

Storie di empatia: raccontare storie o leggere libri che presentano situazioni emotivamente complesse e invitano i bambini a discutere di come si sarebbero sentiti al posto dei personaggi coinvolti. Questo esercizio promuove l’empatia e la comprensione delle emozioni degli altri attraverso la lettura di situazioni esterne.