Il carcere è un tema complesso e controverso, spesso affrontato in modo superficiale attraverso le serie TV e i media. Tuttavia, è importante comprendere che la realtà della vita dietro le sbarre va ben oltre ciò che viene mostrato sugli schermi. Soprattutto nei giovani, affrontare il tema offrendo una complessità più reale, permette di approfondire tutta una serie di comportamenti che spesso vengono anche replicati. Alla luce di ciò, affrontare in classe il tema del carcere può essere un’opportunità per educare i ragazzi sulla complessità del sistema penitenziario e sulle conseguenze del comportamento criminoso. In questo articolo esploreremo come il carcere viene dipinto nell’immaginario collettivo, quali influenze può avere una vita in carcere idealizzata e come comprendere il carcere in modo approfondito all’interno dell’ambiente scolastico.
La realtà del carcere va oltre la sua rappresentazione nei media. È essenziale educare i ragazzi sulla vera natura del sistema penitenziario per aiutarli a comprendere le conseguenze delle scelte criminali e la necessità di responsabilizzarsi per le proprie azioni. Spiegare il funzionamento del carcere, i diritti dei detenuti e le sfide che devono affrontare può dà un lato aiutare i ragazzi a sviluppare una maggiore empatia e comprensione verso coloro che sono stati privati della libertà, dall’altro permette di sviluppare competenze legate al pensiero critico e quindi riflettere tra il confine delle azioni buone e cattive.
Prima di addentrarci nel tema, è necessario cercare di ricostruire come l’ambiente carcere viene dipinto nelle serie TV e nei film. Infatti il carcere è spesso rappresentato in modo distorto e sensazionalistico. Le immagini di prigionieri violenti, violenze tra detenuti e condizioni carcerarie estreme dominano l’immaginario collettivo. Questa rappresentazione può portare a stereotipi negativi sui detenuti e contribuire a una percezione distorta della realtà carceraria. È importante sfidare queste rappresentazioni semplificate e promuovere una visione più completa e complessa del sistema penitenziario.
Di recente, una serie ha fatto molto scalpore avvicinando i giovani al mondo carcerario: mare fuori.
La storia ambientata nell’IPM (istituto penitenziario minorile) di Napoli, segue le vicende di alcuni giovani che per una ragione e per un’altra sono finiti nell’istituto. Ciò che li lega, almeno per la maggior parte, è una vita fatta di violenza e di vissuti che li contraddistingue: i comportamenti criminosi assunti dipendono da un background difficile e complicato, scelte che però vengono riconfermate nonostante la possibilità di uscirne. O meglio, uscirne è una possibilità più difficile da intraprendere ed è più facile continuare a perseguire una vita cui si è abituati. La violenza però messa in scena rimanda a comportamenti che per i giovani che li osservano, sono considerati tosti, cool, da rifare perché vi è la possibilità di ottenere visibilità e considerazione dai miei pari. Nell’era dei social, questo si traduce in trend con video discutibili che disconnettono le azioni alle conseguenze che potrebbero avere.
Un’idealizzazione della vita in carcere può avere diverse influenze negative sui giovani. Innanzitutto, può portare a una banalizzazione del crimine e delle sue conseguenze, facendo sembrare il carcere come una sorta di “avventura” o luogo di riscatto. Questa visione distorta può ridurre il senso di responsabilità per le azioni commesse e favorire comportamenti a rischio. Inoltre, un’idealizzazione del carcere può alimentare stereotipi negativi e pregiudizi verso i detenuti, rendendo più difficile il processo di riabilitazione e reintegrazione nella società.
Per affrontare il tema del carcere in modo approfondito in classe, gli insegnanti possono adottare diverse strategie educative:
Affrontare il tema del carcere in classe è un passo importante per educare i ragazzi sulla realtà del sistema penitenziario e sulle conseguenze del comportamento criminoso. Sfidando le rappresentazioni distorte del carcere presenti nei media, possiamo aiutare i giovani a sviluppare una visione più complessa e realistica della vita dietro le sbarre. Comprendere il carcere in modo approfondito può favorire l’empatia, la responsabilizzazione e la consapevolezza delle scelte che ciascun individuo compie nella propria vita. Con una formazione consapevole e un’educazione basata sull’approfondimento e l’apertura mentale, possiamo contribuire a una società più inclusiva e giusta per tutti.
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