La normativa dedicata ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Legge 145/2018) arricchisce la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate “sul campo”, e promuove la scoperta di ambiti di interesse e stili di apprendimento motivanti.
Il Consiglio di classe ha da sempre un ruolo centrale nella progettazione e coprogettazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, si occupa della gestione e realizzazione degli stessi e definisce e valuta il raggiungimento dei traguardi formativi sia in termini di orientamento, sia di competenze trasversali e/o professionali attese, operando una scelta all’interno di un ampio repertorio di competenze a disposizione.
Rispetto alla definizione e alla valutazione dei traguardi formativi sono coinvolti tutti i docenti del Consiglio di classe per cui nella definizione della programmazione disciplinare, ciascun docente individua le competenze da promuovere negli studenti attraverso i PCTO coerentemente con il proprio insegnamento e con le scelte del Consiglio di classe.
Premessa la centrale importanza del Consiglio di classe, assumono rilievo in particolare due figure: il tutor interno e il tutor esterno nel caso di esperienze condotte dagli studenti presso strutture ospitanti.
Il tutor interno, designato dall’istituzione scolastica, è la figura riferimento per informare gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico), aggiornare il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, assistere il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate.
Compito più importante però è istituire un canale collaborativo con il tutor esterno con il quale elaborare il percorso formativo personalizzato, guidare lo studente nei percorsi e verificarne il corretto svolgimento, gestire le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza, monitorare le attività e affrontare le eventuali criticità. Non solo, ma il tutor interno ha inoltre il compito di osservare, valorizzare e comunicare obiettivi raggiunti e competenze sviluppate dallo studente, e si occupa di promuovere l’attività di valutazione sull’efficacia e coerenza del percorso svolto da parte dello studente coinvolto.
Il tutor esterno è previsto solo nel caso di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento che si svolgano presso strutture ospitanti. Il tutor esterno è quindi selezionato dalla struttura ospitante e scelto anche al di fuori di essa, assicura il raccordo tra la struttura ospitante e l’istituzione scolastica e il suo primo compito è di collaborare con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e osservazione dell’esperienza dei percorsi.
Il tutor esterno rappresenta la figura di riferimento per lo studente all’interno dell’impresa e svolge le funzioni di: favorire l’inserimento dell’alunno nel contesto operativo, affiancarlo e assisterlo nel percorso, garantire l’informazione/formazione sui rischi specifici aziendali, pianificare ed organizzare le attività in base al progetto formativo. Inoltre suo compito è coinvolgere lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza e fornire all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività e l’efficacia del processo formativo.
Il numero di tutor esterni per azienda deve essere in rapporto numericamente coerente con gli allievi per garantire un efficace supporto ai giovani nello svolgimento delle attività di apprendimento, oltre che un’accettabile livello di salute e sicurezza per gli studenti.
Ai fini della riuscita dei percorsi di alternanza, tra il tutor interno e il tutor esterno è necessario sviluppare un rapporto di forte interazione finalizzato a definire le condizioni organizzative e didattiche favorevoli all’apprendimento sia in termini di orientamento sia di competenze, raccogliendo elementi che consentano la riproducibilità delle esperienze e la loro capitalizzazione. Le sinergie tra tutor interno ed esterno devono inoltre garantire il monitoraggio dello stato di avanzamento del percorso, oltre che il processo di accertamento dell’attività svolta e delle competenze acquisite in itinere e nella fase conclusiva, al fine di intervenire tempestivamente su eventuali criticità. Le interazioni tra le due figure danno la possibilità di garantire una riproducibilità delle esperienze svolte con gli studenti, e quindi la capitalizzazione delle stesse.
Alla necessaria collaborazione tra tutor interno ed esterno, oltre che con lo studente, è demandata anche la piena realizzazione e rispetto della Carta dei Diritti e dei Doveri degli studenti nell’ambito dei PCTO, con la chiara definizione dei ruoli che i tutor svolgono durante il percorso, dei requisiti degli stessi in termini di competenze professionali, con particolare riguardo a capacità comunicative e relazionali, e del sistema di relazioni intercorrente tra i tutor e lo studente. Il tutor interno e quello esterno, per la loro funzione, devono quindi possedere esperienze, competenze professionali e didattiche adeguate per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal percorso formativo. È opportuno che tali figure siano formate sugli aspetti metodologici, didattici, procedurali e contenutistici dell’attività dei percorsi.
Grazie alla collaborazione sinergica di queste due figure è possibile riconoscere il valore educativo del lavoro e promuovere una collaborazione formativa tra scuole e imprese attraverso forme di progettazione e osservazione dell’attività svolta congiunta.
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